7 domande alla responsabile della reception
Patrizia, da quanto tempo lavori al Bacherhof? Com’è iniziata?
Ho cominciato a dare una mano durante le vacanze estive quando ancora andavo alle superiori. E, anche quando c’era la scuola, preferivo di gran lunga lavorare in ufficio piuttosto di fare i compiti. *ride* All’epoca, qui in hotel, era la mamma a occuparsi praticamente di tutto, mentre il papà ed io stavamo alla reception. Lavoravano qui anche le mie zie – insomma, una tipica attività a conduzione familiare. Sono stata io, nel 1997, a introdurre in hotel il primo computer. All’inizio lo usavamo solo per salvare gli indirizzi degli ospiti, niente di più. Poi, d’un tratto, la tecnologia ha cominciato a evolversi alla velocità della luce: una sfida non da poco, che però ho accettato di buon grado e che continua ad appassionarmi ancor oggi.
In quali settori dell’hotel hai lavorato, negli anni?
In effetti ho già lavorato in tutti i settori! Durante le vacanze estive davo volentieri una mano anche al bar e per un periodo, insieme a una delle zie, mi sono anche occupata dell’house keeping. Per come sono fatta, però, era troppo “dietro le quinte”: ho sempre preferito stare tra la gente. *ride*
E da quanto tempo è ci sei tu dietro il bancone della reception?
A tempo pieno? Dal 2001. Mi occupo delle prenotazioni, del marketing e ovviamente, anche se meno divertente, della burocrazia. Quello che mi amo di più – ma credo di averlo già sottolineato varie volte ormai *ride* – è proprio il contatto con gli ospiti. Mi piace dare suggerimenti per arricchire le loro giornate e sono felice che vogliano esplorare gli angoli più belli del nostro territorio. In quest’epoca di surplus di informazioni digitali, tra l’altro, i suggerimenti dati di persona hanno acquisito ancora più valore. Nemmeno internet o le guide turistiche possono sostituire le dritte di una persona del posto... *fa l’occhiolino”
E, sii sincera, cos’è che ti piace di meno?
Il modo in cui oggi vengono espresse le critiche. Le persone non sono più abituate a parlare tra loro! Commentano tutto a livello digitale, il più anonimamente possibile. Eppure sarebbe molto più semplice risolvere problemi e porre rimedio ai disagi, se solo cercassero il dialogo diretto! In fin dei conti sono qui per questo: assicurarmi che ognuno degli ospiti si senta a proprio agio e che i loro desideri vengano soddisfatti il meglio possibile. È qualcosa che viene dal cuore e che in molti casi viene ricambiata.
Qual è il tuo posto preferito al Bacherhof?
I cespugli di lamponi. Davvero, non sto scherzando. Il mio piccolo Luis ed io siamo gli addetti alla raccolta dei lamponi che diventeranno marmellata: io raccolgo, Luis mangia! E poi adoro bere il caffè in terrazza. Eppure – che lo crediate o no – devo dire che mi piace un sacco anche stare in ufficio! La reception è un bel posto. Si è circondati da persone con cui è un piacere lavorare, si è al centro della vita dell’hotel e tutto è sempre in continuo movimento!
Cosa non può assolutamente mancare durante una vacanza al Bacherhof?
Certamente un’escursione sul Kleiner Gitsch! Ma anche alla Malga Fane, assolutamente! E per una gita in famiglia c’è l’Alpe di Rodengo. In effetti, qui nei dintorni gli itinerari di trekking sono uno più bello dell’altro. Anche in inverno! Siamo un’area escursionistica, e non c’è niente di più facile, bello, emozionante e autentico del camminare. Potrà suonare strano, ma la fatica della salita è il modo migliore per rilassarsi.
Un ultimo consiglio per i tuoi ospiti?
La mattina, in estate, distendersi sul lettino sospeso davanti alla sauna, insieme a un bel libro. A quell’ora non c’è ancora nessuno e la vista è fenomenale. Un luogo incredibilmente tranquillo che consente di trascorrere momenti di assoluta solitudine. Ogni tanto me li concedo persino io! *ride*