Sauna, un rituale tinto di blu

Di rientro da una bella giornata sugli sci, siete mai stati nella sauna panoramica del Bacherhof appena dopo il tramonto? No? Allora è il momento di rimediare.
Ammirare le montagne nell’“ora blu”, con la magica luce tipica degli attimi che seguono il tramonto, è un’emozione già unica di per sé e che in sauna si fa ancora più intensa. Perché è la sauna stessa che si tinge di blu, con un suggestivo gioco di luci che crea un’atmosfera da fiaba. Calmante, rilassante, speciale. Un oceano di calore, benessere e silenzio in cui abbandonarsi completamente. L’unico altro colore: il bianco candido dei teli da sauna. L’unico altro suono: lo sbuffo e il crepitio dell’aufguss automatico una volta all’ora.

Lasciato il blu della sauna, uscendo all’aperto per rinfrescarsi si trova il blu del laghetto delle ninfee. In inverno è spesso gelato, ma c’è sempre una parte tenuta libera da neve e ghiaccio: così dopo la sauna i più coraggiosi vi si possono immergere.

La fase di raffreddamento dovrebbe sempre durare quanto la permanenza in sauna. Oltre all’acqua fredda, è indicata anche l’aria fresca: e di quella ne abbiamo da vendere! È però importante non esagerare: camminare qualche minuto all’aria fresca e respirare profondamente è sufficiente per riossigenarsi ed evitare di prendere freddo. Dopo ogni giro di sauna non va dimenticata nemmeno la doccia, necessaria per la fase di raffreddamento e consigliabile anche per motivi igienici.

Lo stimolo dato dal freddo fa rialzare la pressione sanguigna, favorendo la circolazione. Al Bacherhof ci si può immergere, appunto, nel laghetto, ma anche usare la doccia d’acqua fredda o passeggiare nel percorso Kneipp.

A questo punto, avvolti in un soffice accappatoio, arriva il momento di distendersi sui nostri letti ad acqua. Ed ecco, ora il rituale della sauna è davvero completo.
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