Dove andare in vacanza quest’inverno? Non sapevamo deciderci. Poi, ai primi fiocchi di neve, ogni dubbio si è volatilizzato: in montagna, assolutamente! Negli ultimi anni mi sono appassionato molto allo sci e, dopotutto, anche noi sportivi della domenica abbiamo bisogno di tenere le gambe allenate. D’accordo con mia moglie – anche lei desiderosa di una vacanza invernale che combinasse wellness, riposo e avventura – ci siamo messi a cercare... e in un attimo abbiamo trovato l’hotel perfetto: il Bacherhof a Maranza!
Piste, rigenerazione e comfort
L’abbinamento settimana bianca-wellness è senza dubbio la ricetta migliore per una vacanza rigenerante sulla neve. Cosa c’è di meglio dell’alternarsi di neve, aria pungente e calduccio della sauna? E in più al Bacherhof si aggiungono anche le delizie della cucina e le etichette della pregiata cantina.
La posizione è invidiabile. Proprio accanto all’hotel parte la cabinovia che sale verso il Gitschberg, che insieme alla Jochtal offre un’area sciistica con oltre 55 chilometri di piste. Le condizioni ottimali, insomma, per i miei tre giorni di allenamento e perfezionamento tecnico. Il primo giorno mia moglie resta in hotel, le previsioni del tempo non la entusiasmano. Io preferisco affidarmi all’intuito di Toni, e a ragione: comincia a nevicare solo nel tardo pomeriggio, al mattino mi viene incontro perfino un po’ di sole.
Sci: questione di ritmo
A livello di forma fisica è sempre consigliabile cominciare a sciare già a inizio stagione, una regola d’oro che mi accompagna da sempre. Sono passati diversi mesi dall’ultima sciata, ma sento che nelle gambe la potenza c’è ancora tutta: l’andare a lavorare in bicicletta regolarmente ha tenuto in allenamento polpacci e quadricipiti. Come prima giornata sulle piste sono più che soddisfatto. Voglio prendermela comoda e, dopo quattro ore di sciata, mi merito una bella sauna.
Ripenso alle mie prestazioni sulla neve e sono fiero di me (ogni tanto un po’ di autocompiacimento ci vuole, no?). La neve era splendida e mi sono goduto ogni metro di pista. C’eravamo solo io, il silenzio e la montagna, con i suoi boschi e pendii. E il mio respiro, perfettamente sincronizzato alle curve – hopp, hopp, hopp. Sì, la stagione sciistica non poteva cominciare meglio.