Formaggi, vini e un gatto: a tu per tu con Toni Pichler del Bacherhof
Toni, da quanti anni sei al Bacherhof?
Da quando ho lasciato Nova Ponente e mi sono trasferito a Maranza, qui al Bacherhof, sono ormai passati 39 anni! Il tempo vola.
E com’è cominciata la storia d’amore tra te e il vino?
Con il vino ci sono cresciuto. In senso metaforico, intendo. Avevamo un vigneto a Laives, ecco perché il vino ha sempre svolto un ruolo importante per la mia famiglia. E la passione mi è rimasta – anzi, a dire il vero negli anni è addirittura cresciuta!
Qual è il tuo vino preferito?
Non c’è, li amo tutti. Dipende tutto da cosa ci abbini. Con l’abbinamento giusto, ogni vino ha la sua peculiarità. Non transigo mai, però, sulla qualità. Da me e al Bacherhof, per esempio, non si trovano vini da tavola.
Sei anche sommelier certificato o quello che sai lo devi alla tua passione per il vino?
Sì, ho un diploma di sommelier. Ma l’ho fatto solo un paio d’anni fa, più per divertimento che per necessità. E lo rifarei subito: questo percorso formativo mi ha aperto così tante porte! La scuola di sommelier, per esempio, organizza regolarmente degustazioni esclusive a cui, adesso, posso partecipare anch’io. È sempre estremamente interessante e si imparano un sacco di cose nuove.
Negli anni hai certamente collezionato molti vini: quante bottiglie conta la tua cantina?
Mmm, difficile dirlo. Quanto compro vino, ne compro sempre molte bottiglie, così da non restare mai senza: capita spesso che gli ospiti vogliano portarsene una a casa, e anche per le mie degustazioni devo averne sempre a disposizione. In tutto saranno su per giù 8000 bottiglie!
E il formaggio? Come ti è venuta questa passione?
Non saprei dire esattamente quando è cominciata, ma diciamo che sono 39 anni che organizzo degustazioni di formaggio al Bacherhof. E, anche in questo caso, la passione non ha fatto che aumentare negli anni. Una volta alla settimana propongo ai miei ospiti otto formaggi abbinati a otto vini. Formaggio e vino si sposano alla grande! Devo specificare, però, che io con formaggio intendo solo formaggio da latte crudo: l’unico, secondo me, che merita di essere definito tale!
Quali varietà di vino e di formaggio preferiscono i tuoi ospiti?
Dipende, non ci sono varietà particolari. I miei ospiti si fidano di me e si abbandonano all’esperienza della degustazione: ci si concentra sulle caratteristiche delle singole varietà, senza soffermarsi a valutare quale sia la migliore. Alla fine, i gusti sono gusti!
Formaggio e vino occupano un posto speciale nel tuo cuore – ma anche la Mimi, vero?
Ah, la Mimi! È una siamese purosangue di sei anni – una gatta davvero speciale. Ho avuto sette gatti nella mia vita, ma nessuno è mai stato come la Mimi. È praticamente la mia ombra. Quando vado in paese, devo stare attento che non mi segua. E quando sono al Bacherhof mi sta sempre alle calcagna! La Mimi è anche una buongustaia: mangia solo carne fresca di vitello o manzo, se le proponi altro cibo, non lo assaggia nemmeno! Ha un palato esigente, proprio come il mio.
Come descriveresti la famiglia del Bacherhof in poche parole?
Sicuramente grande, visto che nella famiglia di mia moglie sono sette figli, tra fratelli e sorelle. Abitano tutti qui vicino e ci danno una mano quando serve. Poi ovviamente ci sono mia moglie, i miei figli, i miei nipoti – la famiglia in senso stretto, insomma – e allora non posso che dire: una famiglia straordinaria!
Hai un posto preferito al Bacherhof?
Che domanda difficile! Mi piace tutto. La maggior parte del tempo, almeno in estate, la passo in giardino tra i miei fiori. O alla reception, per aiutare i clienti che hanno bisogno di qualcosa. E in cantina, ovviamente! O nella sala ristorante. Vedi? Non saprei proprio come rispondere. (ride)
E cos’è che ti sta particolarmente a cuore? Cos’è che contraddistingue il Bacherhof?
Beh, io dico sempre: se non costa niente, non ce l’abbiamo! E mi riferisco alla qualità: perché qui da noi tutto è di primissima qualità, in ogni frangente. Dal servizio al vino! Non usiamo vino da tavola, nemmeno per cucinare. Per l’aperitivo non serviamo Prosecco del supermercato, ma Franciacorta. Facciamo noi perfino il salame, lo speck e la coppa. Teniamo quattro maiali da cui ricaviamo salumi e insaccati per tutto l’anno. Tutto il resto ci arriva da fornitori selezionati scrupolosamente: solo così possiamo sempre essere certi dalla qualità che serviamo ai nostri ospiti.