Patrizia è la chiave di volta del Bacherhof. Tiene testa a ogni tempesta (di richieste) e a ogni valanga (di turisti) senza batter ciglio. È il nostro biglietto da visita, il nostro fiore all’occhiello. Informatissima e tostissima. E con un sorriso che scalda il cuore.
Che un giorno avrebbe preso le redini del Bacherhof è stato chiaro fin dal suo primo, risoluto eppure dolcissimo vagito, nel dicembre del 1982. E se un po’ è certamente questione di genetica, è anche vero che Patrizia è cresciuta a pane e ospitalità. Lavapiatti, barista, cameriera o receptionist: già da giovanissima era sempre entusiasta di dare una mano nell’albergo di famiglia. “Le mie prime esperienze alla reception? Dico solo: conti a mente, schedari degli ospiti arancioni e un ufficio piuttosto spartano”, ricorda Patrizia sorridendo.
Fino al diploma di ragioneria, le estati non le ha passate alla piscina all’aperto, ma in hotel. Si è fatta le ossa sul campo, insomma – e si vede. Non esiste problema che non riesca a risolvere, non esiste domanda a cui non sappia rispondere e, soprattutto, non esiste desiderio degli ospiti che non possa esaudire. Ha un sesto senso per l’itinerario escursionistico più adatto per ogni cliente e sa sempre suggerire il negozio giusto nella vicina Bressanone. Sa chi in montagna ama soprattutto la sosta in rifugio, e chi adora camminare in solitaria nel silenzio del bosco. Non dice mai di no a una chiacchierata con i suoi ospiti e contemporaneamente gestisce a meraviglia lavoro e famiglia.
Cara Patrizia, grazie per il tuo instancabile impegno, per la tua effervescente spontaneità, per la tua straordinaria empatia. E per l’atmosfera di calore, di famiglia, che diffondi ogni giorno alla reception e in tutto il Bacherhof. Sei speciale, Patrizia, e siamo fieri di te!